Mal di stomaco, emicrania, malessere generale, nausea, diarrea, eruzione cutanea, problemi respiratori: i sintomi di un'intolleranza al lattosio possono essere più o meno lievi ma non sono da sottovalutare e possono essere anche piuttosto difficili da gestire. L'intolleranza al lattosio è piuttosto diffusa, forse più di quanto si creda e può manifestarsi sin dall'infanzia o anche in età adulta, a volte dopo una malattia o un intervento chirurgico. Si diventa intolleranti al lattosio quando l'organismo smette di produrre a sufficienza l'enzima lattasi, necessario a digerire il lattosio, uno zucchero contenuto nel latte e nei prodotti caseari. Essere intollerante al lattosio, però, non significa dover eliminare dalla propria dieta tutti i formaggi. Esistono infatti formaggi che non presentano il lattosio. Ecco un formaggi senza lattosio elenco per capire quali tipologie possono essere consumate senza problemi.
Il naturale processo di stagionatura dei prodotti caseari trasforma il lattosio in acido lattico. La buona notizia perciò è che chi è intollerante al lattosio può consumare in tutta tranquillità i formaggi stagionati, così detti a pasta dura o extra dura che presentano quantità infinitesimali di lattosio se non ne sono privi del tutto. Estremamente gustosi e anche ricchi di sostanze nutritive, perché poveri di acqua, i formaggi a pasta dura si distinguono per un notevole apporto di proteine, vitamine e calcio.
Vediamoli in questo formaggi senza lattosio elenco: - Parmigiano Reggiano DOP stagionato da almeno 30-36 mesi che non presenta più lo zucchero del lattosio nella sua composizione - Grana Padano, che sia anch'esso stagionato da 30-36 mesi almeno - Emmenthal - Groviera - Pecorino molto stagionato - Cheddar - ProvoloneCome si evince il formaggi senza lattosio elenco è dunque piuttosto vasto e permette di scegliere tra differenti tipologie.
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Nei procedimenti di caseificazione di alcuni formaggi, entra in gioco una flora microbica che, grazie alla sua attività lattasica, produce l'idrolisi del lattosio.
Perciò i formaggi ricchi di batteri lattici che sviluppano l'attività lattasica possono essere consumati perché vengono tollerati dall'organismo, pur in presenza di quantità relativamente elevate di lattosio. Rientrano in questa categoria: - Caprino - Gorgonzola - Quark - Crescenza - Robiola - Feta - Asiago - Caciotta - Taleggio - Fontina - Caciocavallo - Brie - Camembert - Tomino La quantità di lattosio presente in questi formaggi può variare da produttore a produttore, inoltre ciascun individuo ha un proprio livello di intolleranza: si consiglia perciò di provare ad assumere una porzione ridotta di questi formaggi come prova, per verificare che il nostro organismo non ne risenta.
La scelta di formaggi, anche per gli intolleranti al lattosio, è per fortuna, dunque, molto ampia: restano fuori solo i formaggi freschi a pasta molle che, realizzati attraverso un procedimento di coagulazione acida del latte, contengono percentuali più elevate di lattosio. Questi sono la mozzarella, lo stracchino, la ricotta, i fiocchi di latte e tutti i formaggi da spalmare. Per gli appassionati di latticini freschi che non vogliono rinunciarvi, perciò, i maggiori marchi alimentari hanno messo sul mercato gli stessi prodotti delattosati, realizzati cioè con latte privo del tutto di lattosio. Un'altra ottima notizia per chi ama la leggerezza e la freschezza dello yogurt è che esso può essere consumato anche da chi non digerisce il lattosio perché la flora batterica presente aiuta a metabolizzarlo. Lo yogurt però deve essere fermentato e privo di aggiunta di creme di latte.
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