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Il farro è uno dei cosiddetti grani antichi, che veniva coltivato già 5 mila anni fa e che era largamente impiegato dai romani. Si usa per fare molti prodotti, ad esempio può essere cucinato in chicchi per fare delle insalate calde, oppure la sua farina viene utilizzata per confezionare il pane. Il farro ha un tipico sapore di nocciole tostate, è molto gustoso ed anche nutriente. Infatti contiene molte proteine e fibre, quindi ha effetti benefici sull'organismo. Il farro dunque dovrebbe essere introdotto nella dieta di chiunque voglia avere un'alimentazione equilibrata e naturale; ma purtroppo è da escludere completamente che il farro per celiaci sia consigliabile, in quanto al suo interno, come in altri cereali, è contenuto anche il glutine che per un celiaco è fonte di moltissimi disturbi.
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Il contenuto di glutine del farro è molto basso, quasi trascurabile, ma purtroppo sufficiente a scatenare l'intolleranza nei celiaci. Per questo, anche se spesso erroneamente si crede che il farro sia innocuo, un celiaco non può includerlo nella sua alimentazione, né tanto meno può consumare prodotti realizzati con la sua farina. Le uniche farine che un celiaco può usare sono: quella di mais, che serve per cucinare dell'ottima polenta; la farina di riso che, pur essendo un cereale, non ha glutine; la farina di sorgo e infine la farina di miglio, che però non può essere usata per la panificazione. Un celiaco inoltre può consumare i cosiddetti pseudocereali, che vengono usati per realizzare molti prodotti senza glutine, ovvero la quinoa, l'amaranto e il grano saraceno che, pur chiamandosi in questo modo, non è un grano.
Bisogna però precisare che esistono tre diverse varietà di farro. C'è il farro detto piccolo, o monococco, che è la varietà più antica oggi meno diffusa. Il farro medio, o dicocco, è quello che oggi si trova comunemente in commercio e che viene coltivato in buona parte anche in Italia. C'è infine il farro grande, o spelta, che è utilizzato in Francia. Recenti studi hanno dimostrato che il glutine presente nel farro monococco è più fragile e meno tossico rispetto a quello che si trova in altri cereali e nelle altre varietà di farro. Questo non ne fa, purtroppo, un farro per celiaci, ma potrebbe aprire una nuova strada alla prevenzione della malattia. Secondo i ricercatori infatti chi mangia farro piccolo ha meno probabilità di sviluppare la celiachia.
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